Considerazioni a partire da Brexit

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Una risposta

  1. Quarantotto ha detto:

    E perché mai le elites (oligarchie capitaliste, programmaticamente sovranazionali) dovrebbero avere “ancora” un progetto e un’idea di futuro?
    Hanno realizzato, con uno sforzo strategico durato circa 70 anni, esattamente il progetto e il futuro che si erano prefissi.

    Forse dovrebbero dare loro una risposta alla crisi, quando negano il concetto di crisi e considerano l’evenienza di alta disoccupazione strutturale e la deflazione-stabilità monetaria, come una condizione di sano equilibrio di mercato?

    Le elites, includendovi la classe degli intellettuali convertiti al neo-liberismo (“filosoficamente”, cioè a prescindere dalla comprensione economica dei meccanismi eziologici e degli esiti della struttura economica propugnata), hanno, oggi più che mai, ma non solo “da oggi”, solo il ruolo di difendere l’assetto raggiunto e di plasmare una cosmesi cultural-mediatica che serva per consolidarlo.
    Tanto più che la Brexit, nella sostanza, corrisponde anch’essa a una spaccatura interna alle stesse elites britanniche e risulta, dal punto di vista politico-economico e istituzionale, un indicatore “neutro” rispetto ai problemi (ovvero, dal punto di vista delle elites, ai “successi”) derivanti dalla moneta unica…
    http://orizzonte48.blogspot.it/2016/06/uk-italia-e-la-sovranita-la-sua-ragion.html

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