Gli Stati Uniti sono governati da inetti

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8 risposte

  1. Lorenzo ha detto:

    >>> vogliono trasformare l'Ucraina nel Vietnam Russo

    Correzione: nel secondo Vietnam russo, dopo quello afgano che gli riuscì così bene.

    Ottimo articolo di Stefano, col quale mi son sempre trovato in accordo quasi perfetto (in rapporto a quel che pensa, meno a quel che può dire).

    Gli Stati Uniti (e i loro satelliti che li seguono a ruota) sono coinvolti in un colossale processo di decadenza antropologica e razziale – e di conseguenza sociale, politica ed economica. La direzione della loro politica estera ha perso coesione mano a mano che è trascorsa nelle mani di poteri forti in continuo reciproco conflitto.

    Ormai l'arma migliore nelle mani del cadente impero delle multinazionali è rappresentata dal terrore degli altri potenziali attori della politica internazionale di ritrovarsi senza padrone e doversi quindi accollare le responsabilità che fin dagli albori della storia sono state connaturate alla gestione del politico – l'assunzione di scelte per la vita e per la morte, anziché per uno 0,2 % di PIL.

    Io prevedo che l'attuale sistema si trascinerà per pura inedia per un'altra ventina d'anni prima di lasciare il passo all'elemento nobile dell'animo umano, quello attinente all'uccisione cruenta del proprio simile.

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Come sei esagerato! Anche secondo me durerà 20 anni ma non credo che lascerà il passo all'uccisione cruenta del proprio simile, che a mio avviso non è per niente l'elemento più nobile dell'animo umano.

    No, il futuro è incerto e grandi civiltà poranno essere edificate. Il modello unico verrà meno.

     

     

    • Durga ha detto:

      L'uccisione del proprio simile non e' certo un elemento nobile dell'animo umano, ma purtroppo a volte puo' essere necessaria per difendersi.

  3. mezzo pensante ha detto:

    non c'è dubbio che la governance americana sia fatta da incompetenti.
    ottima analisi.

    del resto se l'occidente è fondamentalmente in decadenza da ormai 20 anni (chi più chi meno) e gli USA stanno presentando ormai molte delle caratteristiche classiche-storiche di una potenza a fine ciclo. di un'epoca da fine impero….beh un motivo ci sarà. saranno solo i governanti saranno anche i popoli ma quel che è certo è che l'occidente tutto (Usa in particolare) si appresta a cedere il passo.

    un caso di ascesa rapida e altrettanto rapido declino….quando altri imperi che come armi di distruzione di massa avevano al massimo le catapulte hanno retto millenni. è stato proprio il secolo breve.

    io mi limito solo a sperare che servano meno di 20 anni.

  4. Orazio ha detto:

    L'articolo parla già da se!  non devo aggiungere nulla, se non far osservare come la Russia, la Cina e poi a ruota tutti i paesi, si stanno de-dollificando.

    Ormai è chiaro, salvo ai nostri geni contemporanei nostrani – pseudo serivitori degli USA – che la potenza si sta sgretolando sempre di più e, il colpo  di grazia lo stà dando in modo silenzioso CON L'ABOLIZIONE DEL DOLLARO.

  5. ndr60 ha detto:

    Non credo che la nazione più armata del mondo lascerà arrugginire le proprie armi e le proprie bombe, quando l'élite finanziaria che la governa si accorgerà che la fine si avvicina. Visto che "Il benessere degli americani non è negoziabile", faranno una cosa molto semplice: le useranno.

  6. Lorenzo ha detto:

    "Il benessere degli americani non è negoziabile"

     

    Il benessere degli americani è negoziabilissimo e in fase di rapida scomparsa. Ciò che non è negoziabile è la dittatura plutocratica del grande capitale giudaico-statunitense.

    Per il resto l'intervento di NDR60 mi trova d'accordo: man mano che l'Impero perde colpi in ambito economico, culturale, civile e diplomatico tende a calcare la mano sui fattori di supremazia rimastigli: il soft power mediatico e l'hard power militare. Tale dialettica asimmetrica salta all'occhio negli avvenimenti africani e mediorientali. In Ucraina è stato utilizzato soltanto il primo elemento; il secondo ha dovuto essere messo in mora causa la prossimità con una Russia rinvigorita da Putin. L'Impero non è ancora disperato al punto da rischiare una guerra mondiale.

  7. Durga ha detto:

    Io non sono un'adoratrice della tecnologia americana. Mi astengo, almeno per ora, dal giudicare i risultati della politica americana in Medio Oriente, dove e' tutto molto complesso, ma mi sembra che per es. in Ucraina gli USA  siano assolutamente vincenti, mentre la Russia abbia recuperato la Crimea, che era gia' un po' sua, ma per il resto (piaccia o no) abbia fatto solo errori.

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