Una scelta coerente: astensione o scheda nulla

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8 risposte

  1. gios ha detto:

    Un buon modo per distruggere qualcosa è farlo dall’interno. Come Renzi con il PD per esempio …

    • rossana ha detto:

      "Un buon modo per distruggere qualcosa è farlo dall’interno. Come Renzi con il PD per esempio …"

      E' una battuta, spero. A furia di gente convinta di poter "cambiare dall'interno", all'esterno siamo tutti ridotti al ruolo di spettatori paganti costretti ad assistere a sceneggiate tipo l'ultima di Civati che vota una fiducia "sfiduciata". Convinto di essere un combattente dall'interno, eh?

  2. Adriano Ottaviani ha detto:

    Tutto giusto , però bisogna misurarsi anche con il fatto che questa europa pur  brutta e storpia che sia esiste, e se esiste non lo è solo per una subdola manovra delle élite ma anche perché c'è qualcosa di sinceramente sentito tra i popoli che ne fanno parte e che probabilmente è scaturito da una naturale voglia di pace dopo i massacri delle due guerre mondiali.
    Il sentimento europeo perciò , sia pure in calo, è qualcosa con cui dobbiamo confrontarci riportando l'attenzione su ciò che di progressivo potrebbe nascere da una vera europa dei popoli.
    Al convegno di Rieti ho lanciato un suggerimento di discussione che purtroppo non è stato colto dai relatori, probabilmente mi sono espresso in  modo un po' troppo criptico e stringato, e cioè che oggi il sentimento europeo genuino sia uno dei primi bersagli delle istituzioni, e facevo due esempi, quello della soppressione dell'Inno alla gioia e quello della sparizione dagli schermi dei "giochi senza frontiere" che secondo me sono stati oggetto di una "guerra dei simboli".
    In entrambi i casi si è voluto estirpare un sentimento di comunanza e fratellanza tra i popoli che male si armonizza con l'europa delle merci e degli usurai .

     

    La tua magia ricongiunge
    ciò che la moda ha rigidamente diviso,
    tutti gli uomini diventano fratelli,
    dove la tua ala soave freme. […]

    Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero Fratelli […]
     

    per quanto si voglia retoriche, queste parole di Schiller rappresentano ancora concetti fastidiosi per i nichilisti della finanza è quindi comprensibile che siano state eliminate in quanto inno d'europa con il trattato di Lisbona e non già , come si disse, per evitare le polemiche sull'innalzamento di un compositore tedesco ad esempio di sommo musicista ( a me tra l'altro, che Beethoven fosse o non fosse tedesco non me ne poteva fregare di meno, la Nona è stupenda, punto ).
    E nel caso di giochi senza frontiere a mio avviso si è voluto colpire l'idea che la materia prima dell'europa siano le nazioni e le persone che le compongono e non le oligarchie finanziarie,  non si voleva assistere a manifestazioni in cui rappresentanti popolari di tutte le nazioni collaboravano festosamente alla riuscita di un gioco, perché oggi quello che  si vuole vedere da parte dei nostri padroni sono orde di schiavi che competono al ribasso del minore salario possibile…
    Per non parlare poi della lenta eutanasia del progetto Erasmus.
    Insomma la distruzione di un certo tipo di Europa, la nostra, è un dei propositi delle oligarchie finanziarie e proprio per questo la sua difesa dovrebbe essere uno dei nostri obiettivi.
    Con questo non voglio dire che alle elezioni si debba votare , siamo d'accordo, peràò credo che l'ARS dovrebbe elaborare maggiormente  una sua versione del "più europa" di una europa possibile anche se per ora irrealizzabile con queste istituzioni , per non essere ridotti , se vuoi capziosamente, nel recinto dei meri "nazionalisti nemici dell'europa".

    ciao ciao

    • stefano.dandrea ha detto:

      L'europa NON ESISTE. Non esiste uno stato europeo, non esiste un popolo europeo, non esiste una nazione europea. Non esiste una cultura europea,se non incontri e scontri e contaminazioni di autori che appartengono a una o altra cultura nazionale.

      Personalmente credo che nei prossimi 20-30 anni dobbiamo ricostruire l'Italia. Poi quando l'Italia sarà ricostruita possiamo pensare anche al sentimento europeista genuino.

      Siamo appena all'inizio nella ricostruzione di un senso di appartenenza nazionale che è stato distrutto. Dove le trovi le energie per pensare all'europa?

      Noi dell'ARS dobbiamo costruire sezioni dell'ARS. Punto. Va costruito il soggetto collettivo nazionale che rivendica la sovranità nazionale. L'ARS ne sarà una parte di quel soggetto. Tutto il nostro impegno deve andare nella costruzione dell'ARS, come altri devono impegnarsi nella costruzione di altre frazioni. Che senso ha dividerci sul significato di "genuino" europeismo?

      Cerchiamo di essere realisti. Non c'è ancora il soggetto collettivo senza il quale non si può fare nulla. Quindi dobbiamo agire per costruire, organizzare diffondere e ingrandire l'ARS (che del soggetto sarà una parte). Non è l'ars che deve fare questo o quello. Siamo noi che dobbiamo fare per l'ARS. Quando l'ARS avrà raggiunto la massa critica allora agirà. A quel punto avrà senso porsi alcuni problemi. Oggi no. Oggi dobbiamo costruire l'ARS.

       

  3. ndr60 ha detto:

    L'astensione o la scheda nulla non farebbe che rafforzare i partiti europeisti. Completamente d'accordo sul fatto che il Parlamento europeo non abbia il minimo potere, tuttavia un voto di massa contro di loro sarebbe un segnale forte. Forse gli anti-europeisti cambieranno idea, forse non servirà a nulla: gli elettori europei non sono stati MAI consultati sui trattati che li stanno ammazzando, almeno far vedere che sono leggermente arrabbiati…

  4. aaron ha detto:

    Ma voi vi fidate di Matteo Salvini ?

    Io personalmente non lo voterò, perche fino a pochi anni fa dell'Italia a lui non fregava niente e la ciurma in camicia verde minacciava la secessione e diceva della mia gente della Bassa Italia che eravamo dei " Terroni" che rubavano il lavoro. No ! io non voterò chi ha offeso la mia gente e i sacrifi dei mie nonni venuti dal Sud a costruire Milano dopo la guerra !

    Voi vi fidate del M5S ?

    Io personalmente non voterò un NON-Partito dove non è così diffuso a tutti i livelli un idea sull'Euro e sull'Europa. Non si possono avere dei militanti del 5 stelle che sono euro-scettici e altri che sull'europa non si sono mai posti delle domande. Un partito assume una Linea, non affronta dei temi come questi con tante prese di posizione casuali dei suoi senatori o parlamentari

     

    Voi avete fiducia in Tsipras ?

    Io personalmente no, ma prima di avere scarsa fiducia in un politico che si candida per cambiare l'Europa da dentro non ho nessuna fiducia nelle liste e nelle persone che lo sostengono in Italia. Avete visto il suo intervento al Teatro Valle Occupato ? 2 ore di noia assoluta, con l'entourage della sinistra radicale fallimentare degli ultimi 20 anni che era presenta alla ricerca di un leader per rilanciare una sinistra incapace di creare classe dirigente e prospettive politiche. Non hanno coraggio e non ne hanno mai avuto negli ultimi 20 anni, il nemico Finaziario ha già sconfitto questa gente.

    Occorre, lo dico con la speranza che sia un appello raccolto come un gesto inclusivo e non come una posizione d'elite intellettuale, diffondere due valori: abbituarsi alla partecipazione attiva e preservare la " bellezza" socio-culturale del nostro paese e della società civile. 

    Diversamente, il 26 Maggio, a 24 ore dalle elezioni europee, proverete la stessa sensazione di disagio e di sconforto provate negli ultimi anni, mortificherete il linguaggio parlande degli italiani in terza persona e verrete soffocati lentamente da quel nervosismo e iper-individualismo che sono i germi che fiaccano l'essere Umano prima di lasciarlo completamente "ingerire" da quella micidiale macchina omicida che è il Liberismo. So che uso parole forti, ma credo che questi non siano più i tempi delle favole.

     

     

  5. Adriano Ottaviani ha detto:

    Purtroppo il modo di non esistere dell'europa è molto diverso dal modo in cui non esiste la padania, è una non-esistenza che rischia di diventare piena esistenza , è qualcosa che pur non esistendo è capace di modificare la realtà e queste modifiche non possono essere annullate con un semplice atto della nostra volontà, temo che ormai sia impossibile riportare indietro le lancette della storia come se niente fosse successo credo cioè che oltre a combattere per la sovranità dovremo anche proporre una nostra idea di una europa, un'europa rispettosa dei popoli e delle persone.

  6. stefano.dandrea ha detto:

    Secondo me il rischio non c'è. L'UE si trova nella medesima situazione nella quale si trovava l'URSS nel 1983-1985. O la Jugoslavia nel 1992.

    Bisogna soltanto prepararsi a partecipare al colpo che genererà l'implosione o ad essere pronti quando il colpo verrà inferto dalla Francia.

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