Archivio Mensile: Luglio 2016

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La disuguaglianza studia all’ultimo banco

di LUCA RICOLFI (sociologo; Università di Torino) Di disuguaglianze non si smette mai di parlare. Ci sono le disuguaglianze economiche, le disuguaglianze sociali, le disuguaglianze nella salute. Ci sono le disuguaglianze nel capitale ereditato dalla famiglia, nelle opportunità di vita, nel talento individuale. E ci sono, naturalmente, le disuguaglianze nel livello di istruzione, ossia nei titoli di studio che ognuno riesce ad aggiudicarsi. C’è un tipo di disuguaglianze, tuttavia, che è enormemente cresciuto negli ultimi...

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Democrazia e conoscenza

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Abruzzo) I discorsi abituali sulla politica e sull’uomo riservano valore ai desideri e disprezzo alla realtà fattuale. I desideri danno origine a giudizi di valore; sembra così che i giudizi di valore, dopo essere stati distinti dai giudizi di fatto, abbiano la furbizia di predicarsi di se stessi, sembra che di essi si possa dire che valgono proprio perché sono giudizi intorno al valore. Ma una breve riflessione è sufficiente...

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Il prezzo del progresso e la tradizione perduta degli Italiani: intervista a Giuseppe Bufalari

Fonte: antoniocelano.wordpress.com L’uomo che mi riceve nella centrale ma tranquilla via Dei Macci a Firenze ha la barba e i capelli bianchissimi. Ha gesti cortesi e semplici, come il suo modo di vestire: una camicia a quadri, un pantalone scuro di tela, un paio di sandali aperti. Chi mi ospita nella sua casa accogliente di libri, di legno e di un senso antico è Giuseppe Bufalari, classe 1927, autore del libro La masseria [uscito nel...

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L'Università sotto assedio

di Daniele Balicco Alfabeta2 Universitaly di Federico Bertoni è un saggio politico. Il suo oggetto immediato è la metamorfosi inquietante dell’università pubblica in Italia; ma, come in ogni vero esercizio saggistico, l’oggetto è in realtà pretesto per un discorso più generale. Bertoni, mentre discute di università e di ricerca, sta in realtà costringendo il lettore a riflettere su una questione di fondo, inaggirabile benché ovunque elusa: se si manomettono le forme istituzionali di educazione pubblica...

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Paolo Gentiloni in un video dello Stato Islamico

Per la prima volta, un politico italiano appare in un video dello Stato Islamico, nella parte iniziale, la parte nella quale gli autori dei video mostrano i nemici. Si tratta di Paolo Gentiloni (minuto secondo e 45 secondi). Il filmato questa volta è un po’ diverso dagli altri, per quanto riguarda le immagini. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che il video contiene scene di asserite battaglie svolte, nella terminologia dello Stato Islamico, nella provincia di...

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Di Maio e la lobby dei malati di cancro. Il paziente come stakeholder

di Menici60d15 Gli stakeholder della distrofia muscolare dal punto di vista dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare   Negli Stati Uniti non è raro il ricorso a stereotipi etnici negativi per sminuire e deridere. Gli irlandesi sono ubriaconi, i polacchi stupidi, gli italiani imbroglioni, se non mafiosi. Renzo Tomatis ha raccontato come in alcuni ricercatori italiani che lavorano negli Stati Uniti possa svilupparsi per reazione un “nazionalismo di ritorno” (1). E’ successo anche a me,...

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Il messianismo americano (3a parte)

fonte: Affari italiani Come Alain Joxe nella sua opera L’impero del caos (2003), sono in molti a ritenere che gli Stati Uniti all’inizio degli anni 2ooo abbiano sviluppato una concezione a due velocità del diritto internazionale. Ai “forti” (gli Stati Uniti e i loro alleati) la protezione del diritto (ispirato dallo Zio Sam). Ai “deboli” è riservato il “non diritto”, simbolizzato fino alla caricatura dalla sorte estrema riservata ai detenuti della base di Guantanamo, quei...

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Il golpe è stato organizzato dal generale statunitense John F. Campbell?

La circostanza che, subito dopo il tentativo di golpe in Turchia, la stampa occidentale, anziché cercare di scoprire chi fossero i miserabili che avevano organizzato il golpe, avesse iniziato a scrivere un numero infinito di articoli contro la reazione di Erdogan,  ignorando che tutti i partiti laici si erano immediatamente schierati contro i golpisti, scambiando provvedimenti amministrativi, giustificati, per il momento, dallo “Stato di emergenza” dichiarato ai sensi dell’art. 120 della Costituzione turca, e che...

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La politica economica e finanziaria del Vangelo

Letto su Appunti   Giorgio La Pira L’attesa della povera gente Cronache sociali, n. 1, del 15 aprile 1950. Tratto, con qualche modifica, da Federico Caffè, La dignità del lavoro, a cura di Giuseppe Amari, Castelvecchi, Roma 2014. La politica economica e finanziaria del Vangelo I. L’attesa della povera gente (disoccupati e bisognosi in genere)? La risposta è chiara: un governo a obiettivo, in certo modo, unico: strutturato organicamente in vista di esso: la lotta...

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Il messianismo americano (2a parte)

fonte: Affari italiani.it La questione del diritto internazionale è al centro della retorica wilsoniana. Nel suo famoso discorso davanti alla joint session del Congresso in cui perora l’entrata in guerra degli Stati Uniti contro la Germania (2 aprile 1917), dichiara: “E’ una cosa terribile condurre questo popolo pacifico alla guerra. Ma il diritto è più prezioso della pace, e noi dobbiamo combattere per le cose che ci sono sempre state più care, per la democrazia,...

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Sapir: la crisi italiana sarà la crisi dell’Eurozona

di Jacques Sapir Russeurope La situazione delle banche italiane è ormai critica. La pratica della loro ricapitalizzazione occuperà gran parte dell’estate. Essa mette in discussone direttamente le regole della Unione bancaria, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2016. L’incapacità del governo italiano di rispettare le regole dell’Unione bancaria mette in evidenza il cattivo funzionamento, in via di peggioramento, dell’ Eurozona. La quota dei prestiti denominati « non performing » nel bilancio delle banche ha...

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Il messianismo americano (1a parte)

fonte: Affari italiani La sera di martedì 13 aprile 2004, il presidente degli Stati Uniti [G. W. Bush jr., ndr] si è dedicato, davanti a una platea di giornalisti, a uno degli esercizi che teme di più: la conferenza stampa. Occorre dire che le circostanze lo esigevano. Per una settimana, l’Iraq era stato teatro di scontri senza precedenti dalla fine della guerra. L’epicentro della crisi? La città di Fallujah, nel cuore del Triangolo sunnita, i...