Taggato: limitatezza dell’umano

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L'irriducibile e imprescindibile responsabilità

di Alessandro Bolzonello Incolpevole mi ritrovo in vita. Intorno a me un contesto trovato, non scelto, subito, che mi ha avviato lungo consolidate, benché relative, strade: quelle maturate lungo il tempo, quelle disponibili. Posto lungo questi binari, nel percorrerli, provo continuamente a coglierne senso e significato. Spesso invano. Concludo – come Caparezza – che iodellavitanonhocapitouncazzo. Poche le certezze maturate, se non la convinzione di essere dentro un percorso vincolato di costruzione ed espressione di una temporanea...

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La meraviglia di un figlio

di Alessandro Bolzonello Convivo con i miei figli; assisto al loro crescere. Osservo il progressivo definirsi: nascono che “non sono” per poi diventare “qualcuno” e “qualcosa”. Quel che potranno, quel che vorranno. Ed io qui a presenziare. Alla nascita, eccetto il genere, tutto è novità: la “carne” con le sue fattezze, i lineamenti e le proporzioni, i tratti della fisionomia. Non è vero che tutti nascono belli! Resta celato l’essenziale: le energie, le capacità, l’emotività,...

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La tentazione di volgere lo sguardo all'indietro

Un evento, l'iniziativa di alcuni (da tempo persi di vista), infine l'invito a farne parte. Questo è l'antefatto. La visione di una foto – immaginata, cercata, alla fine, trovata – mi ha emotivamente coinvolto, anche un po' travolto. Benché sollecitato, anche tentato di esserne parte, ho declinato: la scusa la distanza, la motivazione non tanto il disinteresse, ma la profonda esigenza di starne fuori. Non voglio riemergermi nel lontano passato, per lo più dimenticato, certamente...

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Giovanilismo 'stupefacente'

In queste settimane, complice la ripresa di alcune attività all'aria aperta, registro chiaramente che "non è più come prima": non mi è più consentito fare determinate attività, le stesse che fino a qualche anno fa risultavano immediate, sostenibili. In particolare mi ritrovo a non reggere più determinati ritmi e intensità fisiche. Sono costretto a ridefinire le soglie del consentito. Ed è solo uno degli steps. Già in passato ho dovuto risintonizzare tali riferimenti, ma attivando...

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La necessità dell'interesse personale

di Alessandro Bolzonello Perseguire l'interesse personale è parte irrinunciabile e costitutiva dell'agire umano. La sopravvivenza fisica e psichica passa attraverso la soddisfazione di bisogni primari tra cui quello del 'riconoscimento'. Status, possesso, visibilità, reputazione, potere sono segnali ed evidenze di tutto ciò. L'interesse personale va quindi messo in relazione a quello altrui, e non tanto per etica o estetica, quanto appunto per necessità: l'equilibrio sociale non è frutto di un ideale etico-morale, quanto della composizione...

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Terapia ‘ecologica’

di Alessandro Bolzonello Sono circondato da contesti, situazioni, attività che non generano valore, ovvero la cui produzione si limita allo stretto necessario per giustificare il proprio esistere. Pura difesa dell’‘as is’. ‘Il compito primario’ è perso di vista. Le conseguenze di questa deriva sono gabbie, circoli viziosi, incomprensioni, blocchi, collusioni, corruzioni, abbandoni, solitudini, anche violenze. Presenti in abbondanza. Conclamate. Fertile, invece, è il contesto capace di comporre l’esistente, valorizzando e sviluppando risorse ed energie disponibili:...

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Chiamati all’adattamento e alla subordinazione

di Alessandro Bolzonello Mi colpisce l’enfasi data alla nascita del Royal Baby, in particolare la pesantezza del nascere Royal: predestinato a rappresentare e simbolizzare pezzi di mondo, sollecitato a dover essere ciò che non necessariamente è. Subordinazione alla condizione; nel privilegio della posizione, pura violenza. Tale condizione connota ogni essere umano. Essere un buon professionista in una organizzazione, per esempio, significa possedere, oltre alle competenze del mestiere, la capacità di tuning con il contesto: coglierne...

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La provocazione della diversità, tra accoglimento e negazione

di Alessandro Bolzonello ‘Non ho nulla contro l’omosessualità’. Non trovo alcuna motivazione per connotare tale orientamento sessuale come sbagliato, neppure per assegnargli un’aurea di ‘specialità’, soprattutto qualora consegua la ribalta pubblica. ‘Non ho nulla contro l’handicap’. Non è né facile né indifferente il contatto con la disabilità, ma essendo convinto che non ci sia alcuna responsabilità nell’essere in tale condizione, non riesco ad imputare alle persone coinvolte alcuna colpa. ‘Non ho nulla contro la diversità...

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La mistificazione della ‘cattolica prudenza’

di Alessandro Bolzonello Mi infastidisce il significato associato al concetto di 'prudenza': demonizzazione dell’istinto, abiura dell'emozione, allontanamento da ogni posizione o appartenenza diversa dalla propria. Eppure il concetto in sé – di forte connotazione cattolica – appare inattaccabile: "è la virtù (afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica del 1806) che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo". Considero presuntuoso parlare di...

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La mediocrità al potere

di Alessandro Bolzonello Lo scandalo della Regione Lazio riaccende i riflettori sugli uomini al potere. I giudizi su Fiorito e Battistoni sono scontati: Gian Antonio Stella parla di persone ‘impresentabili’, Gad Lerner li appella come ‘famelici’, Bagnasco li considera ‘vergognosi’. Considerazioni superficiali. Benché sia chiaro che costoro hanno utilizzano una posizione di potere per perseguire interessi privati, siamo sicuri che siano persone deprecabili? Siamo sicuri che siano peggio di noi, dove per noi intendo la...

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Scomoda e affascinante consapevolezza

di Alessandro Bolzonello So che dovrò affrontare molte difficoltà. Alla malattia, mia e delle persone a me care, potranno alternarsi, colpevolmente o, per lo più, accidentalmente, eventi dirompenti. A scadenza dovrò affrontare la morte di chi mi sta vicino, finché scatterà il mio turno. Mi rendo conto che tali concetti sono vissuti da molti come scandalosi. Non a caso gli eventi a cui mi riferisco sono comunemente denominati avversità o sventure, insomma situazioni che fuoriescono...

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‘Anima delicatissima’

di Alessandro Bolzonello Con questo epiteto osava chiamarmi Sisto: vecchio, scorbutico sacerdote del mio paese natale. Al di là della corrispondenza con la realtà, mi è sempre piaciuta questa denominazione: riusciva a catturare il dolore e la gioia della fragilità umana. La fragilità mi accompagna: la vedo, l’osservo, l’ascolto, anche la respiro. La fragilità non è eccezione ma elemento costitutivo dell’essere umano: sempre presente, benché sopita e repressa. ‘Tutto’ è strutturalmente fragile, ma rara è...