Il protestantesimo alla conquista di Roma

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12 risposte

  1. Paolo Di Remigio ha detto:

    Una delle differenze più importanti tra protestantesimo e cattolicesimo è il rapporto con lo Stato. La Chiesa cattolica è uno Stato, la Chiesa protestante non lo è; dunque la Chiesa cattolica ha un’ambigua dimensione pubblica-privata (è un’istituzione pubblica, uno Stato, ma si intrufola ovunque, nella stanza da pranzo e nella stanza da letto), la Chiesa protestante è nella dimensione privata e lascia libera la dimensione pubblica allo Stato. Dunque lo Stato protestante si regola secondo razionalità, lo Stato che deve convivere con il cattolicesimo deve fare i conti con i dogmi di fede COME SE fossero superiori alla razionalità. Questi dogmi di fede pretendono di superare la razionalità delle leggi statali perché la Chiesa cattolica è un’istituzione sovranazionale, con proprietà e interessi in tutto il mondo – proprio come le grandi istituzioni protagoniste della globalizzazione. Non è un caso che la Chiesa non abbia fatto NULLA contro l’imposizione del libero scambio ai paesi del terzo mondo, che ha distrutto le loro economie e avviato i processi di migrazione; non è un caso che lo stesso papa che si lamenta che i conventi siano riempiti di suore extracomunitarie predichi l’apertura indiscriminata delle frontiere. In una parola: l’opposizione della Chiesa cattolica alla modernità non è identificabile con l’opposizione al globalismo.

    • Lorenzo ha detto:

      Chiesa e stato sono formule aggregative parimenti a cavallo fra razionalità organizzativa e predicazione di miti unificanti. Fra il tricolore e il crocifisso, fra l’obbligo di andare in chiesa e quello di fare il servizio militare vedo poca differenza. Lo stesso fra il mito della resurrezione e i miti del risorgimento o della resistenza o di Roma imperiale.

      Infine il concetto di una chiesa libera o privata indica solamente che l’organizzazione ecclesiastica è subordinata a quella statale, e la sfera religiosa a quella politica. Se la chiesa ritiene l’aborto un orrendo omicidio e lo stato no si fa quel che decide lo stato. La formula “libera chiesa in libero stato” è uno degli innumerevoli scongiuri semantici, tanto assurdi dal punto di vista concettuale quanto utili ai fini della convivenza.

  2. Matteo ha detto:

    In effetti non mi è del tutto chiaro un simile delirio clericale su quello che dovrebbe essere l’organo del FSI.
    La Chiesa Cattolica Romana è da due millenni il principale nemico dell’Italia,indi senza tanti distinguo l’unica posizione ragionevole al riguardo è quella di Garibaldi: preti alla vanga.

  3. Giampiero Marano ha detto:

    Il brano riguarda lo stravolgimento della liturgia cattolica, funzionale secondo me al potere temporale in un contesto storico molto diverso dal passato

    • Lorenzo ha detto:

      Non solo la liturgia ma anche la dottrina. Quando si insegue la società-pappina bisogna pappificare se stessi. I protestanti avevano cominciato la rincorsa un secolo prima dei cattolici e questi hanno dovuto fare i salti mortali per stargli dietro.

  4. Giampiero Marano ha detto:

    Ad ogni modo, la Chiesa e le religioni non sono i nemici del sovranismo

    • Matteo ha detto:

      Mi permetto di dissentire.
      La Chiesa sono esattamente 2000 anni che rompe le balle agli Italiani, e sembra non aver ancora finito di fare danni.

  5. Luciano Del Vecchio ha detto:

    La dottrina liberista-globalista pretende che il mondo, da essa trasformato culturalmente e antropologicamente, sia l’unico ed esclusivo orizzonte di libertà per gli esseri umani, perciò non può tollerare il messaggio cattolico tradizionale di conversione dell’uomo a Dio in contrapposizione al mondo. E, in questo contesto storico, il mondo è liberglobalista. Il globalismo fu concepito in ambito protestante e da lì si diffuse e da lì ci viene imposto per cancellare qualunque altra dottrina, nuova o tradizionale, religiosa o non, che con esso è inconciliabile, come lo è il cattolicesimo pre-concilare. Da qui la “marcia su Roma” del protestantesimo, scaramuccia o battaglia che sia, per imporre una religione mondiale fluida, indistinta, vaga, funzionale al globalismo anglo-americanista. Per i sovranisti è importante conoscere questi scenari e capire quali orientamenti e idee si contrappongono al nemico comune, perciò ritengo opportuna e motivata la pubblicazione dell’articolo.

    • Matteo ha detto:

      Ma…non è semplicemente vero.
      L’escatologia abramitica IN OGNI FORMA (ebraismo, cristianesimo, islam, liberalismo, comunismo) ha in se la medesima visione rettilinea della storia che può potenzialmente portare alla folle idea di azzerarla.
      La Chiesa non è stata “infettata” da nulla, ed il globalismo almeno dal punto di vista economico nasce nella cattolicissima scuola di salamanca.
      Semplicemente, ha perso gli anticorpi all’escatologia che ha sempre avuto, e cioè la cultura classica.

  6. Giampiero Marano ha detto:

    La pratica religiosa aiuta a contenere le pulsioni dell’ego, incompatibili non solo con la ricerca spirituale ma anche con un progetto che richiede grande abnegazione e pazienza come quello sovranista. Ma, è chiaro, questa è solo una mia sia pure forte convinzione personale, non la posizione ufficiale del FSI.

    • Matteo ha detto:

      Quali religioni?
      Tutte?
      Nemmeno Roma (che pure è caduta a causa dell’eccessiva tolleranza) applicava la strana idea per cui basta che hai “fede” e va bene.

  7. Giampiero Marano ha detto:

    Non tutte. Non le varie sette protestanti sponsorizzate dagli USA

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