Le lingue dei vinti

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3 risposte

  1. Virus ha detto:

    Ottimo articolo. Complimenti.

    Va spiegato a quella zucca dura di Chiesa.

    Le AVO, prima di essere AVO, sono la patria di un popolo che ha radici in una geografia determinata. L'economia fa parte dell'espressione culturale stessa e la lingua è sinonimo di cultura nei termini più profondamente antropologici. 

    «Taglia ad un uomo mani, braccia, gambe… sopravviverà. Toglili la lingua e muore».

    Così si capisce perchè la destra restauratrice neoliberista ama la mobilità del fattore lavoro chiamata "flussi migratori".Solo un appunto: i linguisti non sanno cosa siano i "dialetti": esistono solo LINGUE.

    «Una lingua è un dialetto con droni, bombe H e banche di investimento»

  2. Le Baron de Cantel ha detto:

    Mi pare evidente che l'Unione Europea si stia trasformando in un agevolatore del tantato linguicidio ai danni degli idiomi diversi dall'Inglese. Ma questo va di pari passo con il suo essere complice del capitalismo nord-americano nell'opera di omologazione economica delle ex (?) nazioni europee.

    Mi chiedo se ciò stia avvenendo anche in altri continenti.

    Inoltre, mi domando se la posizione di potenza degli U.S.A. durerà abbastanza da portare a compimento l'opera di distruzione delle diverse nazionalità nel vecchio continente o, magari, con il crescere di altre grandi potenze tale obiettivo possa andare in fumo.

    Ad es., se la Russia dovesse continuare a rafforzarsi, perchè mai dovrebbe accettare un ruolo subordinato per la propria lingua? E, conseguentemente, un abitante dell'Italia del futuro potrebbe trovare nel Russo un'interessante alternativa all'Inglese.

    Insomma, a mondo multipolare, secondo me, difficilmente corrisponderà una lingua mondiale.

    • Durga ha detto:

      Speriamo che la Russia si rafforzi. Per ora mi sembra abbastanza debole, almeno rispetto all'America. Quindi non riesce a esercitare un'influenza politica o culturale sui Paesi della UE; anzi, forse non ci prova neppure. Del resto noi Europei occidentali non cerchiamo affatto di farle capire che questa sua influenza potrebbe interessarci, e essere utile anche a lei.

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