Ariel Sharon: da Sandro Pertini a Enrico Letta e Silvio Berlusconi

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4 risposte

  1. Dino977 ha detto:

    Eppure resto dell'Idea di Chomsky. I palestinesi hanno trovato contemporaneamente il peggior nemico, Israele, ed il peggior alleato, la lega araba.

  2. Giovanni ha detto:

    E come dimenticare la sua passeggiata sulla spianata delle moschee. La mutazione che la propaganda fece quando andò al governo,  trasformandolo da provocatore a pacifista,  è una cosa che mi ha fatto capire già allora cosa fosse la mistificazione massmediatica. Un primo passo verso la consapevolezza.

     

  3. Matauitatau ha detto:

    Sono d'accordo sul biasimo per il cambiamento di registro che rappresenta lo scadimento della dignità nazionale.

    Ma c'è da dire che il massacro di Sabra e Chatila non fu compiuto (parola erroneamente usata da Pertini) dagli israeliani; furono invece le falangi libanesi che erano formazioni cristiane e musulmane (ricordo per esempio che Elie Hobeika, che comandava le falangi che operarono il massacro, era maronita).

    Israele ha la responsabilità di aver lasciato correre, di aver voltato lo sguardo sapendo perfettamente cosa stava per accadere ma sarebbe corretto parlare in primo luogo di chi effettivamente è entrato nei due quartieri chiusi per compiere le peggiori atrocità immaginabili (esistono foto di donne incinte alle quali è stato squarciato il ventre).

    Sharon era un soldato in guerra, come tutti i soldati nel combattimento era feroce e spietato ma non più dei suoi nemici che, vorrei ricordare, si sono più volte dimostrati capaci di identiche bestialità.

    Di Sharon andrebbe ricordato anche l'ultimo periodo, quello in cui si era reso conto che la via di una soluzione politica passava necessariamente per dei sacrifici anche per Israele. Casualmente, vedi la coincidenza a volte, appena decise di lasciare Gaza e di far rientrare i coloni, cosa che gli aveva attirato la maledizione cabalistica "Pulsa Denoura" del rabbino Yosef Dayan (che già l'aveva invocata con successo su Yitzhak Rabin), gli è arrivato il colpo apoplettico.

    Naturalmente uno Stato sovrano dovrebbe avere il diritto di mantenere l'equidistanza da un conflitto talmente incancrenito che non ha più senso stabilire le vecchie responsabilità e colpe ma solo ed esclusivamente cercare a tutti i costi la pace (equidistanza non significa indifferenza).

  4. ndr60 ha detto:

    Caro Matauitatau, il massacro fu compiuto dai falangisti cristiano-maroniti (i maroniti non sono musulmani) per ritorsione contro l'omicidio di Bashir Gemayel avvenuto due giorni prima. L'esercito israeliano il giorno prima aveva chiuso tutti gli accessi ai campi profughi per impedire qualunque via di fuga. Un giornalista americano scrisse che "…Alle 16 di venerdì il massacro durava ormai da 19 ore. Gli Israeliani, che stazionavano a meno di 100 metri di distanza, non avevano risposto al crepitìo costante degli spari né alla vista dei camion carichi di corpi che venivano portati via dai campi".  

    Dunque Sharon, all’epoca ministro della Difesa e uno degli artefici dell’operazione “Pace in Galilea” (pace eterna, evidentemente), era perfettamente al corrente della strage di civili in atto e non fece nulla per impedirla anzi, secondo molti la favorì.

    Le dichiarazioni grottesche di Berlusconi e Letta sono comunque logiche: lo "stato sovrano" Italia ha da anni un accordo strategico con Israele: solo nel 2012, l'industria bellica italiana ha incassato da Israele 473 milioni di euro, con tanti saluti all'equidistanza…

     

     

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