Archivio Mensile: Marzo 2011
di Stefano D’Andrea Apprendiamo, leggendo casualmente il numero del 12 novembre 2010 del settimanale Internazionale, che una lettrice del Financial Times, la signora Sylvia Graham, ha posto ad un economista di nome Tim Harford, il quale “risponde alle domande dei lettori del Financial Times”, la seguente domanda: “Io e mio marito abbiamo due bambini e un terzo in arrivo. Alasdair, il più grande, si comporta male. Minacciamo di punirlo, ma non abbiamo il coraggio di...
Al Jazeera è nata grazie alla volontà dell'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani ed è la maggiore emittente televisiva del Qatar, da dove trasmette. Wiki ci informa che questa emittente è da sempre gran poco allineata con i media arabi e che il suo successo è dovuto ad "una informazione televisiva non censurata né addolcita". Al punto da essere costantemente discriminata e determinare la nascita di Al Arabiya, l'emittente saudita che vuole limitarne il pericoloso...
Parte prima. Situazione al tempo della introduzione della moneta unica di Andrea Mensa Sicuramente l’introduzione della moneta unica ha risposto ad un’esigenza di mercato, ma forse ha anche rappresentato la necessità di creare un nuovo e più saldo legame tra paesi diversi. Come nel diciannovesimo secolo l’Italia dovette unirsi per competere con le altre potenze nazionali d’Europa, così la dissoluzione del sistema bipolare impose alle nazioni europee la necessità di creare una realtà che potesse...
di Claudio Martini Con questo scritto cercherò di sintetizzare i motivi per cui l'attacco contro la Libia viola la legalità internazionale e come le principali forze politiche italiane stiano, in questo momento, calpestando la Costituzione italiana. Cominciamo dalle irregolarità nell'ambito normativo interno. Il governo italiano sta violando, o ha violato, gli articoli 10, 11, 78 e 80 della carta costituzionale. Iniziamo dalla violazione più ovvia, quella dell'art 11. Esso stabilisce un principio fondamentale, di natura assiologica/valoriale:...
di Guido Nardo Ingegnere Gruppo ENI commento letto su Conflittiestrategie Sono stato in Libia, da lavoratore, fino al 21 febbraio scorso quando, costretto dagli eventi, ho dovuto abbandonarla con l’ultimo volo di linea Alitalia. Ho avuto modo di conoscere gran parte del Paese, da Tripoli a Bengasi, a Ras Lanuf a Marsa El Brega a Gadames, non frequentando gli ambienti dorati, ovattati e distaccati dei grandi alberghi, ma vivendo da lavoratore tra lavoratori e a...
di Sherif El Sebaie Salamelik Dopo aver buttato benzina su un fuoco che ha fruttato al popolo libico (finora) ben sei giorni di "volenterosi" bombardamenti, Aljazeera ammette, seppur implicitamente e per "interposta persona" (traducendo cioè in arabo un editoriale del Washington Post), la verità nota a qualsiasi persona informata minimamente sui fatti: "Gheddafi continua a godere di un' autentica popolarità presso una fetta non indifferente del popolo libico". Nell'editoriale, comparso stamane sul sito dell'emittente qatariota,...
di Franco Bechis Bechis’Blog letto su Blogghete Da tre anni il presidente francese Nicolas Sarkozy si occupava in prima persona e con il suo staff di due affari colossali che però non riuscivano mai ad andare in porto: la vendita alla Libia di una intera flotta aerea da combattimento confezionata da Dassault e un colossale investimento transalpino per costruire centrali nucleari a Tripoli e dintorni. I due affari colossali erano stati concordati fra lo stesso Sarkozy e...
di Tonguessy Duchamp inventò l'arte (chiamarla pittura sarebbe riduttivo) ready-made. La Fontana (orinatoio) rimane a tutt'oggi il più brillante esempio di arte del '900 assieme alla sua Monna Lisa coi baffi.[1] Ready-made: quasi raffazzonato, fatto alla bell'e meglio. Non più ampollose nature morte, ma pezzi di vita quotidiana. Non più Arte ma ready-made: la distanza tra artista e uomo comune viene così azzerata. E l'uomo comune si domanda quindi se quando piscia nell'orinatoio...
di Stefano D’Andrea Il Consiglio di Sicurezza Richiamando la risoluzione ONU sulla Libia n. 1973/2011 Deplorando il mancato rispetto della medesima da parte delle autorità Francesi, Inglesi, Statunitensi, Italiane e degli altri membri della coalizione dei volenterosi di fare quello vogliono di un paese sovrano come la Libia; Deplorando il contegno degli inqualificabili cittadini degli Stati testé indicati, cittadini i quali hanno approvato i comportamenti tenuti dai loro governi ed eserciti senza...
di Andrea Mensa Questo scritto è la risposta ad un attacco che ho ricevuto, alla mia persona, alle mie conoscenze, alla mia identità. Nonostante io mi firmi sempre almeno con il mio cognome, e quando dalle regole mi è consentito anche con il nome, o almeno con l’iniziale, è stata messa in discussione anche la mia identità. Credo che ho solo più da scannerizzare la carta d’identità. Il bello che tutto questo viene da...
di Stefano D’Andrea Quasi tutto è incomprensibile nella guerra che Francia, Inghilterra, Stati Uniti e il folcloristico codazzo italiano hanno dichiarato contro la Libia. Le notizie sulle fosse comuni, sui bombardamenti aerei contro "folle di manifestanti", sulle stesse folle di manifestanti e sul numero dei morti erano false. Ormai tutti sanno che erano false, anche se, per convenienza o viltà, alcuni fingono di crederle vere. La cosa incomprensibile, tuttavia, è che sebbene quelle notizie fossero assurde, inverosimili e...
di Tonguessy Non voglio qui addentrarmi nelle statistiche ed analisi su ciò che sta accadendo alle centrali nucleari giapponesi. Voglio invece tentare di comprendere se il Giappone poteva permettersi di non costruirle. Se cioè l’essere ammessi tra gli stati più potenti del mondo non abbia dei costi che la gente comune debba sopportare comunque, mentre il grosso dei benefici va alle solite elites. Ma prima di affrontare questi argomenti occorre fare una precisazione: il Giappone...
Commenti recenti